Titolo della pagina:Perché utilizzare i cicli di vita per gestire gli asset con Rational Asset Manager?

Testo dei sottotitoli automatici:Con Rational Asset Manager, è possibile creare un ciclo di vita o un workflow pianificato ma personalizzabile che consente di controllare e gestire gli asset In Rational Asset Manager, il ciclo di vita più semplice (mostrato qui) ha due stati esclusivi che possono essere assegnati agli asset: uno stato iniziale, per quando un nuovo asset viene inoltrato a un repository e lo stato APPROVATO, per quando l'asset viene approvato. Le frecce rappresentano le TRANSIZIONI tra tali stati. I cicli di vita possono avere molti più stati e transizioni, il che significa che è possibile gestire gli asset più complessi e con più dettagli, in base alle proprie necessità.

I cicli di vita sono utili nelle seguenti circostanze:

  1. In primo luogo, i cicli di vita sono utili se è necessario guidare un asset attraverso un workflow preciso o per sviluppare e gestire un asset correttamente. Ad esempio, un asset di software dovrà essere analizzato, sviluppato, verificato, ed infine approvato per il riutilizzo e ogni volta l'asset potrebbe avere diversi requisiti e diversi utenti che dovranno approvarlo.
  2. In secondo luogo, se gli asset si trovano nei cicli di vita, è possibile collaborare con altri utenti e invitare altre persone al processo di revisione, modifica e approvazione.
  3. In terzo luogo, con i i cicli di vita e le politiche, è possibile gestire e limitare gli asset di PIÙ TIPI o CATEGORIE nella community senza dover creare e gestire più tipi di asset.

Poiché potrebbero essere necessari molti requisiti e restrizioni, è facile pensare che sarebbe più semplice utilizzare diversi TIPI DI ASSET per gestire gli asset nel repository, ma avere troppi tipi di asset risulta complesso e confuso per gli altri utenti che potrebbero non comprendere immediatamente le sottili distinzioni tra i tipi di asset. Infine, quando si utilizzano tipi di asset per controllare e limitare gli asset, non è possibile inoltrare un asset al repository a meno che tutti i requisiti del tipo di asset non siano stati soddisfatti, il che risulta abbastanza frustrante. Con i cicli di vita e le politiche, è possibile inoltrare gli asset nel repository immediatamente e far sì che altri utenti risolvano eventuali problemi successivamente.

COME CREARE I CICLI DI VITA

Adesso illustreremo come creare un ciclo di vita in Rational Asset Manager. Personalizzeremo un ciclo di vita master per gli asset di tipo RELEASE. Verrà utilizzato il ciclo di vita master per imporre alcuni requisiti a livello di repository.

Innanzitutto, quando un asset Release si trova nello stato REALIZZATO, avrà già una relazione a un diverso asset di tipo IMPLEMENTAZIONE. Inoltre, nello stato STAGE, vogliamo sempre che un avvocato della nostra società revisioni ed approvi l'asset. Infine, per semplificare il lavoro del nostro avvocato, desideriamo aggiungere automaticamente un file legale di INFORMAZIONI PARTICOLARI all'asset quando raggiunge lo stato STAGE.

Iniziamo.

Gli amministratori del repository creano i cicli di vita master, quindi gli amministratori della community potranno estendere il ciclo di vita master per applicare ulteriori requisiti alle specifiche community.

A questo punto, creeremo un nuovo ciclo di vita master per il repository. Ancora una volta, il nostro scopo è creare un ciclo di vita specifico per gli asset di tipo RELEASE. Rational Asset Manager è fornito di workflow integrati, con diversi stati e sezioni, incluso uno specifico per gli asset release. L'amministratore del repository può crearne altri o modificare quelli integrati in base alle necessità del gruppo.

In questa pagina iniziale, appare nuovamente l'immagine del workflow ed è possibile cominciare con la configurazione del ciclo di vita.

Immettere il NOME e una DESCRIZIONE del ciclo di vita. È possibile utilizzare questi elementi per chiarire lo scopo del ciclo di vita agli altri utenti.

La sezione CONDIZIONI è molto importante. Qui bisogna definire quali asset di un certo TIPO o CATEGORIA verranno immessi nel ciclo di vita che si sta configurando.

Cominciamo con i tipi di asset.

Utilizzeremo la logica di base IS o IS NOT, quindi selezioniamo IS e il tipo di asset RELEASE.

Se si desidera creare più condizioni specifiche, è possibile aggiungere le condizioni selezionando qui AND o OR e facendo clic sul segno più.

È possibile creare condizioni nidificate molto complesse, ma in questo contesto non saremo tanto specifici. Vogliamo creare qualcosa che possa essere utilizzato da più community.

Successivamente, aggiungere i GESTORI DEL CICLO DI VITA per questo ciclo di vita. I GESTORI DEL CICLO DI VITA possono invitare altri utenti a collaborare sugli asset che utilizzano il ciclo di vita e possono modificare il ciclo di vita in base alle necessità di un singolo asset. È anche possibile aggiungere singoli utenti o gruppi di utenti.

Abbiamo appena aggiunto Pete, un project manager, come gestore del ciclo di vita. Per ogni asset che utilizzerà questo ciclo di vita, Pete potrà modificare il ciclo di vita ed invitare revisori.

Lasceremo questa casella di spunta selezionata; in questo modo il ruolo di gestore del ciclo di vita verrà assegnato automaticamente a ogni proprietario di un asset. Se si desidera evitare questa impostazione, ad esempio se si desidera escludere l'autore originale dell'asset da questo processo di revisione e certificazione, è possibile deselezionare la casella di spunta.

Adesso configureremo uno stato. È possibile utilizzare l'elenco a discesa ATTUALMENTE IN CONFIGURAZIONE per selezionare uno stato o una transizione o basta fare semplicemente clic sulla casella nel diagramma.

Quando un asset del ciclo di vita passa allo stato REALIZZATO, vogliamo che abbia una relazione a uno o più asset di tipo IMPLEMENTAZIONE e i file di applicazioni effettivi per la release.

Per imporre questa condizione, è possibile utilizzare la POLITICA. Le POLITICHE consentono di applicare diverse limitazioni o regole a un asset durante specifici stati di un ciclo di vita.

Rational Asset Manager include circa una dozzina di politiche standard. È anche possibile creare ed installare politiche personalizzate, ma l'utente dovrà provvedere alla programmazione. Qui utilizzeremo la POLITICA DI CONVALIDA RELAZIONI, che consente di definire le relazioni che dovrà avere l'asset.

Dopo aver aggiunto una politica, sarà necessario configurarla per definire le regole desiderate.

Ogni politica avrà diverse opzioni. Per la politica di CONVALIDA RELAZIONI, sarà necessario impostare quante relazioni e di che tipo dovranno essere trasmesse dalla politica.

La configurazione che applicheremo sarà per ALMENO una relazione, la relazione dovrà essere a un asset di IMPLEMENTAZIONE e il tipo di relazione sarà IMPLEMENTAZIONE. È possibile essere più dettagliati ed immettere uno specifico STATO del ciclo di vita in cui si desidera l'asset correlato, ad esempio APPROVATO, ma non è necessario.

Dopo aver configurato le opzioni per la politica, utilizzare queste caselle di spunta per configurare quando verrà eseguita la politica. Per questa politica, desideriamo che verifichi le relazioni appropriate quando l'asset passa a questo stato, ogni volta che l'asset viene modificato e quando un utente tenta di modificare lo stato dell'asset, ovvero questa casella di spunta "AZIONE".

Adesso la politica è configurata ma il processo non è ancora terminato. Dobbiamo configurare la TRANSIZIONE tra gli stati per impedire che l'asset passi da uno stato al successivo senza che la politica venga approvata.

Quando si configura una transizione, in realtà configuriamo cosa verrà verificato, quali condizioni dovranno essere soddisfatte per poter passare da uno stato del ciclo di vita ad un altro. In altre parole, le transizioni rappresentano quel momento in cui si impongono le politiche e le approvazioni appena impostate. Per impostazione predefinita, le transizioni hanno sempre la condizione AZIONE MANUALE, che significa che un gestore del ciclo di vita deve indicare manualmente che è il momento di cambiare lo stato di un asset.

Manterremo questa impostazione, ma aggiungeremo anche la condizione che la politica appena aggiunta deve essere approvata.

Questo elenco a discesa contiene la politica dello stato precedente.

Adesso, affinché l'asset passi allo stato successivo, un gestore del ciclo di vita dovrà richiedere tale modifica E la politica dovrà essere stata approvata. Solo allora, lo stato dell'asset cambia.

Configuriamo adesso un altro stato, leggermente diverso. Nello stato STAGE, desideriamo che un avvocato approvi l'asset e per semplificare tutto il lavoro, desideriamo copiare AUTOMATICAMENTE le informazioni legali standard da un asset diverso ed aggiungerle a tutti gli asset che passano a questo stato.

Per prima cosa, utilizziamo la sezione Revisione per aggiungere l'avvocato come revisore.

Abbiamo aggiunto l'avvocato Kenneth, come responsabile dell'approvazione. I RESPONSABILI APPROVAZIONE possono visualizzare e commentare, ed eventualmente modificare ed approvare, gli asset.

Per Kenneth abbiamo selezionato CONSENTI MODIFICA in modo che possa modificare l'asset se necessario. Inoltre, selezioniamo RESPONSABILE APPROVAZIONE in modo che possa APPROVARE o RESPINGERE l'asset.

La politica AGGIUNTA UTENTE consente di prendere tutti i file di un asset esistente ed aggiungerli a qualsiasi altro asset che passa a questo stato.

Per configurare questa politica, è necessario immettere un G U I D e un numero di versione per l'asset contenente i file desiderati, che adesso incolleremo.

In tal modo viene aggiunta l'etichetta "Informazioni legali" a tutti i file che vengono copiati e questa opzione fa sì che tutti i file legati che vengono copiati sovrascriveranno ogni altro file avente lo stesso nome file.

Adesso vogliamo che questo file venga aggiunto solo quando un asset passa a questo stato, quindi selezioniamo solo la casella di spunta INGRESSO NELLO STATO per quando la politica verrà eseguita.

Infine, per assicurarci che Kenneth abbia approvato l'asset prima che possa essere spostato allo stato finale, modificheremo la transizione successiva. Aggiungeremo una condizione supplementare per cui Kenneth, il nostro avvocato, deve approvare l'asset.

I cicli di vita della community vengono gestiti nella scheda CICLI DI VITA. I cicli di vita della community sono versioni estese dei cicli di vita master, in cui è possibile aggiungere condizioni e politiche da utilizzare in una specifica community. Nella sezione Cicli di vita, viene visualizzato un elenco di tutti i cicli di vita correnti. L'ordine dei cicli di vita è importante: un asset può utilizzare un SOLO ciclo di vita; se un asset è quantificato per più cicli di vita, verrà immesso nel PRIMO ciclo di vita, nell'ordine dall'alto verso il basso.

Se un asset viene immesso in un ciclo di vita non corretto, è possibile utilizzare le frecce per modificare l'ordine.

I cicli di vita degli asset assumono le proprietà del ciclo di vita di una community ed è anche possibile aggiungere condizioni e politiche per i singoli asset.

È necessario un certo tempo per configurare e pianificare il repository, la community e i livelli dell'asset, ma i cicli di vita consentono di controllare in modo molto dettagliato lo sviluppo degli asset nel tempo. Grazie.